L’anticipo della 23esima giornata di Serie A sorride al Napoli. Al Mapei Stadium arrivano altri 3 punti che vanno ad aumentare ulteriormente il distacco dalle inseguitrici. Non smette più di vincere il Napoli e non smettono più di sognare i tifosi, Kvaratskhelia e Osimhen con i loro “gol-capolavoro” regalano l’ennesima notte da leoni.
1) Una bella partita. Il Napoli mette subito le cose in chiaro: al calcio d’inizio si posizionano in 8 sulla stessa linea. Un ruggito di supremazia confermato al 15’, quando Kvaratskhelia percorre da solo la metà campo e manda al bar la difesa del Sassuolo per poi portare il Napoli in vantaggio. Dire soltanto questo sarebbe però ingeneroso: i neroverdi hanno messo comunque gli azzurri alle corde con pressing alto e tante occasioni da gol. Laurienté avrebbe anche trovato l’1-2 se Colombo non fosse stato richiamato al Var per fuorigioco. Come sempre il Sassuolo si rivela un cliente scomodo per i partenopei.
2) Laurienté. Classe 1998, l’esterno sinistro neroverde è il giovane più interessante della rosa a disposizione di Dionisi. Il francese crea più di una preoccupazione alla retroguardia azzurra. Si verifica un evento raro: Di Lorenzo fatica a contenerlo, Lobotka se lo ritrova più volte davanti e non sempre riesce a bloccarlo. Colpisce il palo, trova il gol annullato al Var, accelera palla al piede. Fai tutto te, Armand!
3) Kvaratskhelia e Osimhen, “La coppia più bella del mondo”. Il duo d’attacco ha segnato il 50 % dei gol del Napoli e anche al Mapei mettono la loro firma sulla vittoria. Kvara fa tutto da solo per il gol dello 0-1; Osimhen raddoppia calciando da posizione defilata, non si capisce come abbia fatto a passare il pallone. Il Napoli si gode i suoi trascinatori, su tutti Osimhen, che raggiunge quota 18 gol in Serie A, 6 in più del nerazzurro Lautaro.
4) Kvaradona. Tifosi impazziti per il georgiano, c’è addirittura chi ha azzardato il paragone con Diego Armando Maradona, Osimhen è Careca. Forse eccessivo perché i miti degli anni ’80 avevano dei veri rivali, per il Napoli di oggi non esiste nessuno attualmente. Solo il Milan può infastidire gli azzurri, ma la distanza è abissale.
5) Il gol annullato a Simeone. Il Napoli ha faticato con il Sassuolo, i neroverdi hanno creduto fino all’ultimo alla rimonta. Il sogno dell’impresa sulla capolista si è spento definitivamente al 94’, quando Simeone salta più in alto di tutti sul cross di Lozano e mette in rete. Peccato che il Var lo annulli per fuorigioco, sarebbe stato il quarto gol dalla panchina. L’argentino è un arma letale per le avversarie.
6) Altre mille di queste panchine, mister! Con la sfida contro il Sassuolo, Spalletti ha raggiunto la sua millesima panchina in Serie A tra Empoli, Udinese, Roma e Napoli. Leader, condottiero e psicologo degli azzurri, è uno dei principali artefici di questa grandissima annata.
7) Il Mapei Stadium o lo stadio Maradona? A dispetto del comunicato del club neroverde, i tifosi partenopei residenti in Emilia Romagna hanno colorato di azzurro il Mapei. Tanti i sorrisi napoletani sugli spalti, uomini, donne e bambini. Una vera festa che ha celebrato ancora una volta il successo azzurro.
8) Il distacco. Non si ferma più il Napoli: con lo 0-2 al Sassuolo, sono +18 i punti di distanza sull’Inter, +21 sul Milan campione d’Italia 2021/2022. I prossimi impegni delle milanesi non sono complicati: i ragazzi di Inzaghi ospiteranno l’Udinese al Meazza, Pioli se la vedrà con il Monza “ammazzagrandi”.
9) Il contributo della panchina. Anche con il Sassuolo i sostituti hanno fatto la loro parte. Solo il fuorigioco ha impedito il gol a Simeone e gli altri hanno permesso di far rifiatare i titolarissimi in vista della Champions. Forse solo Lobotka non ha il suo sostituto, ma il Napoli ha una rosa che gli permette di stare tranquillo.
10) I prossimi impegni e il sogno quarti di Champions. Il Napoli torna subito a lavoro, per poi volare in Germania per la sfida con l’Eintracht. Il sogno è raggiungere il quarto di Champions League, mai accaduto nella storia azzurra. E, visto come Napoli frantuma record su record, niente è impossibile.