Anno di grazia di nostro Signore 2017, Napoli in trasferta ad Empoli con un solo obiettivo: vincere per ritornare in Champions.
Sarri ritorna nella città che lo ha reso famoso e quasi come a omaggiare quei tempi, il tecnico originario di Bagnoli non snatura il suo credo: tridente leggero (Callejon-Mertens-Insigne) e i soliti noti a centrocampo (Allan – Jorginho – Hamsik). Unico cambio: Chiriches al posto dello squalificato Koulibaly.
Pronti via ma è l’Empoli a rendersi pericoloso: il centrocampista senegalese Thiam, in giornata di grazia (e sull’allora taccuino di Giuntoli) mette in apprensione la difesa partenopea ma dopo il sussulto iniziale, gli azzurri salgono in cattedra e hanno anche la possibilità di passare in vantaggio con Mertens, che però sbaglia il rigore del possibile 1 a 0.
Sarri mastica il suo filtro nervosamente, urla e in cinque minuti, gli azzurri incanalano la partita sul binario 081: prima Insigne e poi il belga su punizione fulminano Skorupski. Empoli tramortito dallo strapotere tecnico del Napoli e sul finire prima frazione, subisce la rete del 3 a 0: rigore di Insigne per fallo di Pasqual su Callejon.
Comincia la ripresa nel segno del solito di Thiam ma Reina gli chiude la porta. Inizia la girandola dei cambi e Sarri (notando qualche difficoltà in fase di difesa) inserisce Diawara al posto di Jorginho mentre Martuscello opta per la coppia El Kaddouri – Maccarone.
Proprio il marocchino ex Napoli che su punizione beffa Reina. Partita riaperta e brivido sulla schiena dei tifosi presenti al Castellani, abituati a questo tipo di inflessioni da parte degli azzurri. Sarri chiude i ranghi, abbassa la squadra ma l’Empoli prova il rush finale: Maccarone dal dischetto accorcia e solamente (santo) Reina evita una beffa clamorosa, anticipando un tarantolato El Kaddouri.
Finale concitato ma il Napoli regge e porta a casa i 3 punti.