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Dieci Opinioni dopo… Empoli-Napoli

L’ottavo successo di fila del Napoli e la sconfitta dell’Inter fa volare gli azzurri più in alto possibile. Le nostre Dieci Opinioni analizzano il momento da sogno dei ragazzi di Spalletti

Se è un sogno non svegliateci. È vero, gli scudetti non si vincono a febbraio, ma il Napoli sta praticamente “ammazzando” il campionato. Ormai, ogni fine settimana è una festa per i napoletani e la squadra allenata da Spalletti. La nostra rubrica andrà oggi ad analizzare un momento a dir poco stupendo.

1) Kvaradipendenti. “Guarda Kvara!” urla Vicario su ogni calcio d’angolo. E dice bene: ogni corner può essere letale per l’Empoli che si ritrova sempre il georgiano a raccogliere il pallone al limite dell’area. Tante le soluzioni: cross morbido al centro, tiro a giro, dribbling e galoppata verso l’area. È proprio un suo tiro dalla distanza respinto da Vicario che ha permesso a Osimhen a raddoppiare.

2) Il leader mascherato. Il nigeriano è stato l’autore dello 0-2, protagonista indiscusso in campo. Anche nello spogliatoio dove, a fine primo tempo, ha tenuto alta l’attenzione dei suoi compagni ricordando la sconfitta per 3-2 dello scorso anno. Il messaggio è chiaro: non importa il vantaggio in campo o in classifica, il Napoli non deve essere mai sazio. Leader.

3) Una macchina da gol. Ora sono 19 le reti in 20 partite, Osimhen va a segno da 8 giornate di fila in Serie A. Nel 2023 soltanto con Inter e Cremonese non ha marcato il cartellino.

4) Follia Mario Rui. Al 67’ Caputo fa fallo sul terzino portoghese. Qui la follia: Mario Rui da terra calcia l’attaccante pugliese. È fallo di reazione e dopo il controllo al Var Ayroldi gli mostra il rosso. Un’espulsione inutile, con il risultato già acquisito dal Napoli che doveva soltanto gestire la partita. Un po’ di sofferenza ci sta, gli azzurri proteggono il vantaggio e portano a casa i 3 punti. L’espulsione obbligherà il Napoli a fare a meno del suo terzino per almeno 2 partite. Niente drammi: c’è Mathias Olivera, roccioso terzino che non farà per niente rimpiangere l’assenza del Maestro.

5) L’onnipresente Lobotka. Ogni pallone recuperato, controllato e pericoloso del Napoli è sempre opera dello slovacco. Veder giocare Lobotka è una gioia per gli occhi, è lui la mente del Napoli che fa partire ogni azione offensiva o difensiva. Insostituibile. Anguissa è impreciso, ma con lui al suo fianco non ha niente da temere.

6) Il giovane Empoli. Il divario tecnico e tattico tra Napoli ed Empoli è palese. Ciò non toglie nulla all’ottima rosa toscana. Zanetti può contare su uomini giovani, come i bravissimi Baldanzi e Parisi. Caputo può essere pericoloso, attenti a pensare che sia vecchio. Infatti, il Napoli fatica a trovare i due gol nel primo tempo e dopo l’espulsione soffre e non poco contro una squadra che gioca a viso aperto nell’area avversaria. La conquista di una salvezza tranquilla è davvero il minimo.

7) La Capolista se ne va (ancora!). L’Inter cade a Bologna nel lunch match. È Orsolini a far esplodere il Dall’Ara e a fare un grosso favore al Napoli che ora si ritrova a una distanza siderale. Male la prestazione degli uomini di Inzaghi, Lukaku divora due palle gol nitide e la difesa non sa che pesci prendere. Il risultato poteva essere anche più severo. Questo Napoli non ha rivali.

8) Un po’ di numeri sparsi. Nonostante il primo rosso della stagione azzurra, gli uomini di Spalletti conquistano l’ottava vittoria consecutiva. Inoltre, il Napoli è la terza squadra a vincere 5 trasferte consecutive tenendo la porta inviolata, dopo Juventus e Inter. Infine, dopo 24 giornate il Napoli ha raggiunto 65 punti sui 72 disponibili. Meglio anche della Juve che detiene il record di maggior numero di punti in Serie A (102 nella stagione 2013/2014). I bianconeri dopo 24 partite di punti ne avevano 63.

9) Sfide delicate. L’ampio vantaggio permette al Napoli il lusso di perdere qualche punto anche se ora l’obiettivo sembra essere quello di vincere tutte le partite. Smaltita la vittoria sull’Empoli, gli azzurri saranno impegnati contro due clienti scomodi: Lazio e Atalanta. Il fattore campo aiuterà moltissimo, entrambe le sfide saranno a Fuorigrotta. Poi, l’entusiasmo che si respira in campo e fuori può davvero aiutare il Napoli. C’è fiducia.

10) Il dodicesimo uomo in campo. I divieti non fermano i tifosi: oltre 5 mila i partenopei non residenti in Campania. Il Castellani sembra il Maradona. Una gioia immensa per quei napoletani costretti lontani dalla loro terra. Sarebbe davvero bello se Napoli, oltre a gioire per questa annata memorabile, capisse che se può essere grande nello sport può essere grande in ogni aspetto della vita e non rassegnarsi a tutti i cliché negativi. Solo così molti napoletani non saranno più costretti a lasciare la loro città. Perché la rivalsa sociale non deve essere solo a parole.